Un festival dedicato al rock americano non può non omaggiare uno dei suoi più grandi esponenti, scomparso in maniera improvvisa lo scorso ottobre: quel Tom Petty che seppur celebrato in maniera minore dalle grandi masse durante la carriera, ha però lasciato delle tracce fondamentali e ispirato molti altri artisti. Il tributo di Trieste Calling The Boss vedrà la Frank Get Band come backing band con la quale si alterneranno al microfono Frank Get, Anthony Basso, Riccardo Maffoni, J Tommasini e Marco Diamantini per realizzare il più rispettoso e sentito omaggio alla musica di Tom.
Giornalista e fotografo che negli ultimi 45 anni ha attraversato tutti i media -radio/televisione/scrittura/fotografia/web – occupandosi di musica, arti contemporanee, tecnologia e mondi digitali. Ha esordito in Radio con Per Voi Giovani nel 1971 e Popoff nel 1973, in televisione nel 1981 con Mister Fantasy e nel 1986 con Non Necessariamente. Ha diretto e scritto per Popster e Rolling Stone (ed. italiana). Nel 1987 e nel 1988 ha presentato il Festival di Sanremo. Dal 1995 al 2002 è stato autore e presentatore su Rai Educational di MediaMente, programma dedicato alle nuove tecnologie digitali. Nel 2009 ha pubblicato per Rizzoli il foto-libro Dear Mister Fantasy (1969-1982). Dal 2010 al 2015 ha condotto su Rai5 Cool Tour, Classic Rock e Ghiaccio Bollente. Ultimamente ha condotto su Virgin Radio la rubrica Absolute Beginners.
Presenterà il nuovo album che uscirà ad aprile e sarà presente in varie occasioni durante il festival …
Riccardo Maffoni nasce il 2 giugno 1977 a Orzinuovi, in provincia di Brescia. Inizia a suonare da autodidatta nel 1991: la sua prima chitarra, una Fender Redondo acustica che ancora possiede, gli viene regalata dai suoi genitori il giorno della Cresima. Inizia a fare esperienza con diversi gruppi locali e il debutto solista avviene in un’esibizione acustica nella città di Crema durante uno show tributo a Bruce Springsteen. Nella sua intensa attività live, apre i concerti di numerosi artisti italiani e stranieri, fra cui Van Morrison, Alanis Morissette, Willie Nile, Graham Parker, Cheap Wine, Joe D’Urso e Jaime Dolce, PFM e Nomadi.
Ha conquistato negli anni vari riconoscimenti importanti come il il “Premio Piero Ciampi, Città di Livorno, Omaggio a Stefano Ronzani”, il trionfo al Festival di Castrocaro e quello al 56° Festival di Sanremo nella sezione giovani nel 2006.
In ambito discografico nel 2002 firma il suo primo contratto discografico con la Warner Music Italia e nel 2003 entra in studio per incidere il disco di debutto “Storie di chi vince a metà” che uscirà a febbraio 2004 preceduto dal singolo radiofonico “Viaggio libero”. In ottobre esce il secondo singolo intitolato “Uomo in fuga” che viene scelto dalla Fondazione Marco Pantani Onlus per rappresentare qualsiasi manifestazione ufficiale riconducibile al ciclista, come colonna sonora del sito ufficiale e per la promozione di ogni attività benefica. Di “Uomo in fuga” è stato girato anche un video (sempre col regista Gaetano Morbioli) nel quale, oltre a Riccardo e ad altre comparse ci sono immagini del pirata durante alcune delle sue gesta ormai diventate leggenda. Il 30 Maggio 2008 viene pubblicato il nuovo album dal titolo “Ho preso uno spavento”, il suo secondo lavoro discografico.
Nel 2010 una sua versione del brano “It’s hard to be a saint in the city” di Bruce Springsteen viene inclusa nel cd “For You, a tribute to Bruce Springsteen”, una raccolta di brani del rocker americano tutti rivisitati da artisti italiani per l’etichetta Route 61.
Ha passato gli ultimi anni tra molti concerti e soprattutto dedicandosi alla scrittura del nuovo album “Faccia” che uscirà il 6 aprile 2018 e che presenterà in questa occasione.
I Cheap Wine sono attivi dal 1997 e vantano la più lunga ed intensa storia di autoproduzione mai realizzata in Italia nell’ambito della musica rock. 12 album alle spalle, gratificati dai grandi consensi del pubblico e della critica specializzata, centinaia di concerti in Italia e all’estero, tante canzoni trasmesse da numerose emittenti radiofoniche in Europa e negli Stati Uniti hanno reso inossidabile la reputazione dei Cheap Wine, da molti considerati la più grande rock’n’roll band italiana. Ed è proprio la dimensione live il punto di forza dei Cheap Wine, che sul palco riescono ad esprimere appieno tutta la potenza del loro sound chitarristico, capace di sintetizzare, attraverso una lettura del tutto personale, 50 anni di musica rock. Energia allo stato puro, unita ad una padronanza tecnica straordinaria: un concerto dei Cheap Wine è sempre qualcosa di imperdibile.
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